Macchina Enigma |
In linea di puro principio, Enigma può essere considerata come una estensione del metodo del cifrario di Vigenère attuata con il disco di Leon Battista Alberti. La differenza principale sta nel fatto che i dischi cifranti sono più di uno, posti fra loro "in cascata", e che manca qui la chiave, detta anche verme, che invece era elemento essenziale nella cifratura di Vigenère.
La macchina Enigma aveva l'aspetto di una macchina per scrivere con due tastiere: una vera inferiore, e la seconda nella quale i tasti erano sostituiti da lettere luminose che si accendevano ogniqualvolta veniva premuto un tasto sulla tastiera effettiva: la sequenza delle lettere che si illuminavano dava il messaggio cifrato (o quello in chiaro, se si batteva il testo cifrato).
Per un maggiore approfondimento sul funzionamento e sulla struttura della macchina Enigma vi rmando all'enciclopedia Wikipedia.
Inoltre tale macchina viene citata pure nel libro "Storia delle macchine" di Vittorio Marchis (pag 295) nel capito riguardante i Congegni analitici e virtuali.
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